Cortina Plastic Free
Progetto Cortina Plastic Free
La sezione di Cortina d’Ampezzo del Club Alpino Italiano ha avviato un progetto denominato Cortina Plastic Free. Tale iniziativa ha lo scopo primario di scoraggiare l’utilizzo di plastica usa e getta in tutte gli eventi che la Regina delle Dolomiti propone durante l’anno, sia di carattere sportivo che gastronomico e culturale.
Questo progetto, realizzato con il patrocinio del Comune di Cortina d’Ampezzo, intende promuovere e sviluppare i valori di economia ecosostenibile e di responsabilità civica dei cittadini e delle imprese.
Il desiderio di proteggere e preservare per le future generazioni la bellezza e la naturalità del paesaggio montano e l’equilibrio ecologico essenziale per la sopravvivenza di uomini e animali, si traduce nel perseguimento di una serie di valori ed atti concreti volti a ridurre l’impatto umano sul pianeta.
Il nostro intento è anche quello di avviare un cambiamento di mentalità, un atteggiamento non più rivolto al consumismo ed allo spreco di risorse ma al riuso e riciclo di materiali e beni. Il progetto intende inoltre promuovere la collaborazione fattiva tra le realtà economiche e di volontariato del paese con lo scopo di incentivare la collaborazione e la sinergia di intenti.
COMUNE DI CORTINA D’AMPEZZO
COMUN DE ANPEZO
CAP 32043 – Corso Italia, 33 -Tel. 0436 4291 – Cod.Fisc. – P.IVA 00087640256
e-mail: protocollo @comunecortinadampezzo.bl.it
pec: cortina@pec.comune cortinadampezzo.it
Ordinanza n. 25/SEG
Prot. n. 9666
Albo n.
Cortina d’Ampezzo, 10 giugno 2020
OGGETTO: DISPOSIZIONI PER LA MINIMIZZAZIONE DELL’IMPATTO DELLA PLASTICA SULL’AMBIENTE
RICHIAMATI:
– l’ art.179 del D.Lgs. 152/06, in forza del quale le pubbliche amministrazioni devono perseguire iniziative dirette a favorire prioritariamente la prevenzione e la riduzione della produzione e della nocività dei rifiuti;
– l’art. 9-bis d.l. 91/2017, convertito in legge dall’art. L.123/2017, con il quale è stato sancito il divieto definitivo di commercializzazione di contenitori non biodegradabili non rispondenti alla normativa comunitaria ed alle norme tecniche approvate a livello comunitario;
ATTESO:
– che il 16 gennaio 2018 la Commissione Europea ha adottato la “Strategia europea per la plastica” al fine di: a) rendere riciclabili tutti gli imballaggi nell’UE entro il 2030; b) affrontare la questione delle microplastiche; c) frenare il consumo di plastica monouso e il marine litter;
– che la predetta strategia “pone le basi per una nuova economia della plastica . in cui la progettazione e la produzione di questo materiale e dei suoi prodotti rispondano pienamnente alla esigenze di riutilizzo, riparazione e riciclaggio e in cui il loro sviluppo avvenga all’insegna della sostenibilità. Ciò condurrà a un valore aggiunto più elevato e a una maggiore prosperità in Europa e stimolerà l’innovazione. L’inquinamento da plastica sarà limitato, come pure il suo impatto negativo sulla vita e sull’ambiente…”
– che la menzionata strategia presenta impegni fondamentali per un’azione a livello di UE, prevedendo di “… mobilitare anche il settore privato, le autorità nazionali e regionali, le città e i cittadini.”;
RILEVATO:
– che il Ministero dell’ Ambiente ha lanciato la campagna di sensibilizzazione “Plastic Free Challenge”, ponendo come primo obiettivo quello di liberare dalla plastica il Ministero dell’ Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare entro il 4 Ottobre 2018, a partire dagli articoli monouso;che il citato Ministero ha successivamente esteso l’appello agli altri Ministeri e a tutte le istituzioni: le Regioni, le Provincie, le Città Metropolitane, i Comuni e tutti gli enti pubblici (DM 7/10/2013 Adozione e approvazione del programma nazionale di prevenzione dei rifiuti);
– che diversi enti comunali, regionali e statali hanno deciso di aderire alla campagna “Plastic Free Challenge” e, tra questi, il Comune di Cortina d’ Ampezzo con la delibera del Consiglio Comunale n. 35 del 17.06.2019;
CONSIDERATO:
– che una realtà come Cortina d’ Ampezzo, anche per la sua immagine nota in tutto il mondo, non può sottrarsi ad assumere iniziative volte ad una sempre maggiore e più mirata tutela ambientale, naturalistica, nonché al miglioramento della ricettività ed ospitalità territoriale;
– che il Comune di Cortina d’Ampezzo in data 24.01.2016 ha sottoscritto la “Carta Cortina” documento il cui obiettivo è promuovere l’individuazione e la messa in atto di strategie che coniughino la sostenibilità economica con quella ambientale, favorendo lo sviluppo di un turismo sostenibile;
– che per assicurare un’ adeguata protezione all’ambiente e al territorio non appare più sufficiente promuovere e garantire la necessaria filiera del riciclaggio, e che, conseguentemente, risulta prioritario ed essenziale far sì che lo smaltimento costituisca una fase residuale minima della gestione dei rifiuti, perseguendo prioritariamente la massima riduzione della produzione, dell’ utilizzo e della movimentazione dei rifiuti stessi in modo da garantire il più alto grado di protezione dell’ambiente e della salute pubblica;
VISTI gli artt. 50 del D.Lgs. n. 267/2000, così come modificato dall’art. 8, comma 1, lett. a), d.l. 14/2017, convertito con modificazioni dalla L. 48/2017;
VISTO l’art. 7 bis del D.Lgs. n. 267/2000;
VISTI gli artt. 181 e 182 del D.Lgs. n. 152/2006, così come sostituiti dall’art. 2 del D.Lgs. n. 4/2008 e dagli artt. 7 e 8 del D.Lgs. n. 205/2010; VISTO l’art.182-bis del D.Lgs. n.152/2006, così come aggiunto dall’art. 9 del D.Lgs. n. 205/2010;
Ordina
a partire dal 01.07.2020, per le motivazioni addotte in premessa allo scopo di minimizzare la quantità di rifiuti e l’impatto sull’ ambiente:
- agli esercenti le attività di ristorazione e somministrazione di alimenti e bevande (ristoranti, tavole calde, bar, pub, birrerie, pizzerie, paninerie, take away, rosticcerie, friggitorie, gelaterie e attività similari, inclusi chioschi e rifugi), nonché alle organizzazioni turistiche (tour operator, agenzie di viaggio, etc.) che nell’ ambito della loro attività forniscono pasti e bevande, di distribuire ai clienti, per la consumazione su aree e luoghi pubblici o aperti al pubblico nel territorio comunale di Cortina d’ Ampezzo , esclusivamente posate, piatti, bicchieri, cannucce, vassoi, mescolatori per bevande, contenitori per l’ asporto di cibi, sacchetti monouso ( shoppers) e tc. in materiale biodegradabile e compostabile, conformi agli standard indicati dalle norme UNI EN 13432 e UNI EN 14995;
- agli enti, ai privati e alle associazioni, che organizzano feste, eventi e sagre su aree e luoghi pubblici o aperti al pubblico nel territorio comunale di Cortina d’ Ampezzo, di distribuire al pubblico, ai visitatori, ai turisti e agli ospiti, esclusivamente posate, piatti, bicchieri, cannucce, vassoi, mescolatori per bevande, contenitori per l’ aspo rto di cibi, sacchetti monouso (shoppers) etc. in materiale biodegradabile e compostabile, conformi agli standard indicati dalle norme UNI EN 13432 e UNI EN 14995;
Avverte
che la trasgressione della presente disposizione comporterà l’ erogazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da€ 25,00 (euro venticinque/00) ad€ 500,00 (euro cinquecento/00) di cui all’art. 7 bis del D.Lgs. n. 267/2000.
In via transitoria è permesso a tutti i soggetti di cui ai precedenti punti 1) e 2), dalla data di pubblicazione del presente provvedimento e per i primi 60 giorni, al fine di consentire l’esaurimento di eventuali scorte e depositi di magazzino, l’utilizzo di sacchetti, contenitori e stoviglie monouso in materiale non biodegradabile giacenti nei propri magazzini.
Il Comando di Polizia Municipale e tutte le forze di Polizia sono incaricati di eseguire e far osservare la presente ordinanza.
La presente ordinanza viene trasmessa al Prefettura di Belluno e, per le relative attività di controllo e vigilanza, al Comando di Polizia Municipale, alla Stazione dei CC. di Cortina d’ Ampezzo, al Commissariato di Polizia di Cortina d’ Ampezzo, alla Tenenza della Guardia di Finanza di Cortina d’ Ampezzo.
Ai sensi dell’art. 3, comma 4, della L. 241/90 avverso il presente atto è ammesso ricorso nel termine di 60 giorni, dalla data della sua pubblicazione, davanti al TAR, oppure, in via alternativa ricorso straordinario al Presidente della Repubblica nel termine di 120 giorni dalla sua pubblicazione.